Svezzamento, autosvezzamento, alimentazione complementare: di cosa stiamo parlando?

Lo svezzamento è un periodo particolare, in cui il bambino inizia ad approcciarsi a cibi solidi e a esplorare nuovi sapori e consistenze.

Ma, attenzione: questo non significa che il latte della mamma o il latte in formula sia bandito anzi, per i primi tempi, continuerà ad essere la fonte principale di nutrienti.

Per questo il nome svezzamento è improprio perché fa sembrare che il latte sia solo un vizio che debba essere soppiantato dalla pappa pronta, cosa che invece non è.

Ecco perchè si preferisce utilizzare il termine alimentazione complementare per parlare di questo percorso in cui il bimbo inizia a sperimentare nuovi alimenti e sensazioni.

La grande domanda che tutte le mamme si pongono è: quando iniziare?

Molti pediatri dicono a 5 mesi e mezzo, alcuni addirittura a 4 mesi dando la frutta, altri dopo i 6 mesi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che il bambino fino ai 6 mesi ha bisogno solo del latte materno o del latte in formula, nient’altro.

Quindi a sei mesi e un giorno si parte? Dipende.

Infatti possiamo iniziare solo quando il bambino è pronto e, visto che ancora non può dircelo a parole, dobbiamo capirlo da dei semplici segni:

• il bambino riesce a stare seduto da solo o con il minimo sostegno;
• il bambino coordina occhio-mano-bocca così da poter afferrare il cibo e portarselo alla bocca;
• il bambino deglutisce il cibo e non è presente il riflesso di espulsione.

Se tutti questi segni sono presenti il bambino è pronto a mangiare cibi solidi!

Per approfondire il tema dello svezzamento e ricevere indicazioni e consigli più dettagliati è possibile partecipare agli incontri online organizzati dal Consultorio, su piattaforma Zoom, e tenuti dall’ostetrica Zeila Monti.

Per informazioni e iscrizioni potete mandare una mail a zeila.monti@lafamigliaconsultorio.org